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Ascolto attivo: il segreto per relazioni efficaci con i tuoi pazienti

La comunicazione è un aspetto fondamentale nel lavoro di un nutrizionista. Non si tratta solo di trasmettere informazioni, ma di creare un dialogo in cui il paziente si senta compreso e supportato. È qui che entra in gioco l’ascolto attivo.

Ma cosa significa ascoltare in modo attivo? In questo articolo vedremo insieme quali sono i benefici per te e per i tuoi pazienti e poi come puoi sviluppare questa abilità nella pratica quotidiana.

Ascolto attivo nella relazione con il paziente

L’ascolto attivo è molto più di un semplice “sentire” ciò che ci viene detto. Significa anche accogliere senza giudizio e rispondere in maniera empatica, in modo che la persona che abbiamo davanti si senta profondamente compresa e abbia fiducia in noi.

Nel contesto della nutrizione, dove spesso entrano in gioco emozioni profonde, l’ascolto attivo diventa uno strumento essenziale per comprendere le difficoltà e le paure del paziente. L’atteggiamento del nutrizionista può fare la differenza tra un paziente che si sente compreso e uno che percepisce il percorso come una serie di prescrizioni fredde e impersonali.

Benefici dell’ascolto attivo per il successo del percorso nutrizionale

Quando un paziente si sente compreso, aumenta la sua motivazione e la fiducia nel professionista, elementi fondamentali per ottenere risultati concreti. Sentirsi ascoltato rende il paziente più propenso a seguire le indicazioni ricevute, dato che percepisce il percorso come personalizzato. Inoltre è più aperto a condividere dubbi e difficoltà sulle indicazioni ricevute.

Dal tuo lato praticare l’ascolto attivo può farti cogliere dettagli importanti come insicurezze o schemi inconsci che potrebbero rendere difficile il percorso.

Senza contare che, se un paziente si sente capito e supportato, è più propenso a proseguire il suo percorso con te e anche consigliarlo agli altri.

Errori da evitare nella comunicazione

L’ascolto attivo può sembrare un’abilità naturale, ma vedremo più tardi che può anche essere allenato. Analizziamo prima alcuni errori comuni che dovremmo cercare di evitare.

Evita di interrompere o completare le frasi: dà l’impressione che si abbia fretta e non si stia davvero ascoltando. Lascia spazio per finire di parlare con calma per permettere a chi hai davanti di pensare e comprendere anche da solo alcuni aspetti delle sue osservazioni.

Concentrati su ciò che ti stanno dicendo, senza pensare a cosa dire dopo: rischi di perdere dettagli importanti e rispondere superficialmente. Allo stesso modo non distrarti guardando il computer o il telefono. Puoi prendere appunti ma cerca di ridurli al minimo e mantenere il contatto visivo. Agendo in questo modo possono crearsi anche dei momenti di silenzio, ma non preoccuparti. Non è necessario riempire ogni istante parlando; anche i silenzi possono aiutare sia te che il paziente a riflettere ed esprimere meglio pensieri e sensazioni.

Per finire evita di minimizzare le emozioni del paziente o fornire soluzioni affrettate senza aver esplorato la situazione.

Come allenare l’ascolto attivo nella pratica quotidiana

L’ascolto attivo è una competenza che può essere innata, ma si può anche sviluppare con la pratica seguendo alcune strategie.

Esercitati ogni giorno: ogni conversazione è un’opportunità. Concentrati sul tuo interlocutore mantenendo il contatto visivo ed evitando di interromperlo o pensare alla risposta. Presta attenzione alla tua postura, ai gesti e alle espressioni facciali. Prova a chiederti: cosa sto trasmettendo? attenzione e comprensione? oppure chiusura?

Non giudicare. Accogli le parole di chi ti parla mantenendo un atteggiamento neutro e disponibile al dialogo. Concediti qualche secondo prima di rispondere per permetterti di elaborare le informazioni e permettere all’altra persona di esprimersi completamente.

Inserisci nella conversazione frasi che facciano intendere la tua comprensione e validino le emozioni di chi ti sta parlando.

Potresti chiedere un feedback a qualcuno con cui hai confidenza cercando di capire quali sensazioni trasmetti durante una conversazione. Ricorda però di accettare anche eventuali giudizi negativi perché possono aiutarti a migliorare il tuo approccio.

L’ascolto attivo è una competenza che si affina nel tempo e può trasformare la relazione con i tuoi pazienti. Più sarai presente e attento, più il paziente si sentirà compreso e motivato nel suo percorso nutrizionale.

Hai mai provato a prestare attenzione a questi aspetti durante le tue interazioni?